Cos’è la pinsa romana? | Origini, Ingredienti, e Caratteristiche

La Pinsa Romana è un un prodotto che molti considerano come la “pizza romana”, anche se con la pizza ha poco in comune! Spopolata nel 2007, la pinsa ha conquistato pian piano tutta la nostra penisola (e non solo). Differente già solo nella forma, il prodotto gastronomico romano ha ingredienti, ricetta e tecniche di preparazione ben differenti dalla tradizionale pizza napoletana.

LE ANTICHE ORIGINI DELLA PINSA: TUTTA PUBBLICITA’?

Compiendo una rapida ricerca in rete, leggerete su più blog e magazine online che le origini della pinsa romana sono piuttosto antiche: citata anche nell’Eneide di Virgilio, le radici della pinsa appaiono risalire addirittura all’Antica Roma, dove veniva utilizzata come una sorta di “vassoio” per accompagnare altre pietanze.

Peccato che, come ci insegna il web, non tutto quello che si legge online è veritiero (anche Wikipedia può sbagliare).

In realtà le origini della pinsa sono ben più recenti. Nel  1981 il tecnico pizzaiolo Corrado Di Marco inventa un mix per la pizza in teglia, eliminando i grassi dall’impasto e preferendo lunghi tempi di lievitazione. Il prodotto finale è quindi più leggero e digeribile rispetto alla pizza tradizionale.  Nel 2001 Di Marco registra il marchio Pinsa Romana,  definendo in modo chiaro e preciso gli ingredienti necessari e la metodologia di preparazione.

Il mito che fa risalire quindi la pinsa come piatto già consumato dell’antica Roma, non sarebbe altro che una trovata pubblicitaria ideata da Di Marco per sponsorizzare il suo prodotto, poi ripreso e alimentato da diverse testate, come d’altronde egli stesso confessa in un’ intervista.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA PINSA ROMANA

Nella preparazione della Pinsa Romana viene utilizzato un mix di differenti farine: di frumento, di riso e di soia, impastata rigorosamente con acqua fredda. I tempi di lievitazione vanno da un minimo di 24 ore fino ad un massimo di 48, dando vita ad un prodotto leggero e altamente digeribile.

Principali Caratteristiche

  • Forma Ovale o Rettangolare;
  • Elevata Idratazione Dell’Impasto (80%);
  • l’Acqua usata è sempre fredda;
  • L’Impasto ha meno grassi e  carboidrati rispetto alla pizza napoletana;
  • Mix di farine: soia, riso, frumento.

COME FARCIRE LA PINSA ROMANA?

Essendo una sorta di “via di mezzo” tra una pizza e una focaccia, è perfetta sia per ricette salate che dolci: l’unico limite per la farcitura è la tua fantasia! Per deliziare gli amanti dei sapori semplici basterà affidarsi al classico sugo di pomodoro e mozzarella mentre, per i più golosi, può essere condita con formaggi, affettati e verdure varie.

Non importa quale ricetta inventerai: il risultato sarà sempre delizioso!

BUONA LA PINSA ROMANA…ANCOR MEGLIO SE #GREEN!

Alcune pinserie utilizzano il forno a legna per la cottura dei propri prodotti e questi, se sprovvisti di abbattitore di fumo, emettono fuliggine che inquina e danneggia non solo l’ambiente ma anche la salute di chi vive nei pressi dell’attività.

Se hai una pinseria e dei vicini stanchi del fumo nero generato dal tuo forno a legna, dovresti rivolgerti a degli specialisti del settore che meglio sapranno indicarti la soluzione adatta al tuo problema.

 

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