Introduzione
La prima cosa che viene in mente ad un non-italiano appena pensa all’Italia è la pizza.
C’è poco da discutere, la pizza è uno dei piatti più rappresentativi del nostro paese e, come tale, è attorniato da miti, leggende e da tesi che prediligono, ognuna, diversi modi di preparazione.
In questo articolo non ci soffermeremo sulla preparazione in della pizza in sé, ma solo sulla terza ed ultima fase, la cottura.
L’evoluzione dei forni
Il forno tradizionale è sicuramente quello a legna, tanto è vero che, se provate a chiudere gli occhi e ad immaginare una pizza appena sfornata, vi verrà senz’ombra di dubbio in mente l’immagine di questo tipo di forno.
Col tempo quest’ultimo, solitario per decenni, ha conosciuto i due fratellini: il forno elettrico e quello a gas.
Funzionamento e modalità di cottura
Il forno a legna cuoce posizionando la legna da un lato; a tal punto il calore si propagherà tramite il contatto diretto con la pietra e per irraggiamento e convenzione.
Il forno elettrico, invece, presenta una temperatura costante e permette di cuocere uniformemente le pizze, essendo dotato di diverse camere rettangolari e potendolo regolare digitalmente, tramite gli appositi comandi.
Il Forno a Gas è molto più simile al forno a legna, essendo stato creato con l’intenzione di replicare la cottura di quest’ultimo: cuoce, per irraggiamento e convenzione, grazie ad un bruciatore posizionato sul lato della cella.
A questo punto è chiaro che non ci sia, a primo impatto, un vincitore, eppure sono le piccole cose (che tanto piccole non sono) che fanno la differenza.
La poesia della pizza
Tutti si appoggiano sul lato puramente tecnico per aver ragione in questa faida, ma non hanno considerato che la pizza non è solo bravura e tecnica, è un insieme di valori sociali e culturali che precedono e seguono di gran lunga i 15 minuti in cui si mangia .
Ma cos’è una pizzeria senza un forno a legna?
Oltre al retrogusto inconfondibile di una pizza cotta a legna, è impossibile negare che il forno sia il fulcro, il cuore di una pizzeria: in quel momento non si sta assaggiando solo la pizza, ma la conoscenza tramandata di generazioni in generazioni, procedendo a ritroso fino all’origine della pizza, nel 1889.
Badate attenzione, però, all’inquinamento.
Bisogna solo porre l’attenzione su di un ultima cosa: l’inquinamento del forno a legna.
Per ovviare a questo problema di primaria importanza, è necessario conoscere ed utilizzare i migliori combustibili, primo fra tutti il legno di faggio.
Oltre ciò, per far sì che il vostro forno a legna forno a legna davvero ECO-SOSTENIBILE, è fondamentale dotarsi di abbattitori di fuliggine di qualità, offerti da aziende come Zapper ®, che risolvano definitivamente il problema dell’inquinamento di questi meravigliosi forni.
Conclusioni
Infine, ci teniamo a precisare che questo articolo non ha la minima intenzione di screditare pizzaioli che non utilizzano il forno a legna.
Semplicemente, noi considereremo sempre quest’ultimo come il mezzo più adatto da utilizzare per dar ragione alla poesia ed al gusto della pizza.